La fame e la libertà

stairway-to-heaven

 

Quando sei immobilizzato e non puoi parlare, passi molto tempo ad osservare, ascoltare e smarrito nella bolgia infernale della nostra società cerchi di trovare qualcosa che accomuna tutto ciò che vedi.

Ed io finalmente penso di averlo trovato.

Racchiuso in una parola di sole quattro lettere, riassume il nascere e diffondersi dell’universo e la razionalità limitata dell’uomo: il CAOS.

Un insieme di esseri umani che si agitano disordinatamente in uno spazio ristretto e delimitato da confini culturali, legislativi e nazionali imposti dall’alto e quindi avversi alla natura dell’uomo.

Ognuno alla disperata ricerca di placare quel bisogno che lo separa dalla sua autorealizzazione, per tanti uomini ancora più semplici, costruita a tavolino dai burattinai del sistema.

Ed ecco che ogni mattina ogni uomo indossa l’abito che gli é dato avere da una natura casuale e si immerge nel sistema per cercare di placare la sua fame. Fame di potere, di successo, di stima, di conoscenza, fame di amore, di ricchezza, e di cibo.

Ma non ci può essere potere senza uno schiavo, successo senza un perdente, stima senza un adulatore, conoscenza senza un ignorante, amore senza un devoto, ricchezza senza un povero, cibo senza fatica.

Ecco quindi che ogni uomo finisce per essere contemporaneamente vittima e carnefice del sistema, schiavo, della sua stessa fame.

Eliminare la tua fame, minimizzare i bisogni, vivere con i piedi nella terra é una strada che porta a te stesso, dove questo cammino é l’unica meta importante per divenire un uomo libero.

 

Max

2 Commenti

  1. Mirco

    Ciao Max, le cose che scrivi m’interessano sempre molto. Capisco ovviamente il concetto generale del tuo articolo ma dubito (parliamone) che il concetto di “fame di conoscenza” possa incardinarsi tra i tipi di fame che dovremmo limitare. Beh, non riesco a concepire l’uomo senza la voglia di sapere. La caratteristica di capire il mondo che ci circonda (scoprire), estrapolarne delle leggi e tramandare la conoscenza a chi verrà è ciò che l’uomo ha sempre fatto (e meglio di ogni altra specie vivente su questa terra, almeno credo). Trovo questo cercare/capire/conoscere/tramandare uno splendido esercizio di confronto continuo che, per definizione (confronto), mi aiuta a capire più me stesso. Sento inoltre che una vita spesa alla ricerca della comprensione dei fenomeni naturali (e quindi del mondo in cui vivo) mi rende tremendamente più libero: libero di pensare ed elaborare con la mia testa (in maniera originale) e di agire di conseguenza. Notare che dico “sento” e non “credo”. Come tutte le cose è probabile che ci sia un limite anche per questa fame…e che, se superato, può sfociare in qualcosa di patologico. Ma accetto volentieri di correre questo rischio perchè non posso concepire di passare una vita a non pormi domande (e porsi domande porta inevitabilmente a nuovo sapere….). Un caro saluto MAX. Mirco

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  2. Gianluca

    ciao Massimo,

    felicissimo di reincontrarti,

    ho saputo solo poco fa…. da Nicoletta …. poi è bastata una rapida ricerca sul web…,

    ho appena letto tutti i post che hai pubblicato,
    dal più vecchio al più recente,

    voglio dirti che …. TI TROVO BENONE,

    vedo che non sei cambiato per niente,
    anzi, se possibile sei migliorato,

    vedo ancora il tuo pensiero,
    profondo,
    disincantato,
    onesto,
    lucido,
    mai scontato,

    vedo ancora la tua grande passione per la moto,
    non so quante ne hai avute, ma so che la prima è sempre la prima,
    te lo ricordi il tuo XT 550 ? e il mio Tenerè ?
    ma perchè, tra tante moto, uno sceglie proprio l’enduro ?
    sarà forse quel suo forte odore di LIBERTA’….

    vedo ancora la tua passione per la musica, la compagnia e un po’ di sano casino,
    te la ricordi quella sera in quella casa di Genga io, te, Manero, Sergio, Nordika, …. ?
    con tanto di canzoniere goliardico, chitarra, bongo, etc etc,
    cosa non abbiamo cantato, cosa non abbiamo bevuto…
    poi, verso mezzanotte Sergio tira fuori una bottiglia di IMMENSA qualità,
    troppo tardi perchè qualcuno capisse,
    ce la siamo scolata come fossa gassosa,
    solo il giorno dopo abbiamo capito ….

    vedo ancora la tua insofferenza per il potere,
    per ci spreca dietro la sua vita,
    per chi ci arreca danni al prossimo suo,

    vedo ancora il tuo sano disprezzo per i manipolatori di informazione,
    e, quindi, di coscienze,

    vedo ancora la tua sincera e gratuita attenzione per gli ultimi,
    di ogni razza e colore,

    insomma, caro Massimo, in poche parole…. IO TI TROVO DAVVERO BENONE,

    un IMMENSO e SINCERO abbraccio

    Gianluca Sabbatini

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